venerdì 13 gennaio 2017

Le firme false dei 5 stelle







E' vero, forse l'argomento ha stancato un pò, però merita un approfondimento. In fondo è stato uno dei casi mediatici che di più hanno inflitto danni al Movimento Cinque Stelle. Parliamo delle firme false di Palermo.

A Palermo i pentastellati erano pronti già da tempo alle elezioni comunali. Prendere un capoluogo di regione, oltre a Roma e Torino, sarebbe stata un'altra grande conquista per il M5S, soprattutto perché le elezioni in Sicilia si terranno quest'anno e Palermo sarebbe potuto essere un buon antipasto per arrivare al governo della Regione intera.
Cosa è successo però?
Verso Ottobre le Iene mostrano un servizio in cui si racconta che per le elezioni comunali del 2012, a Palermo, gli attivisti del Movimento avevano trascritto la data di nascita di uno dei candidati in modo errato e che per rimediare allo sbaglio avevano rifatto i moduli per la sottoscrizione della lista, ricopiandone le firme.

Un piccolo inciso. Si dà il caso che per presentare una lista di candidati alle elezioni si faccia una raccolta firme di coloro che sostengono la suddetta lista. Quindi le firme devono essere autentiche e apposte direttamente dai firmatari, come è ovvio che sia, per cui ricopiarle significherebbe effettuare un atto illegale.
Il caso è scoppiato nell'Ottobre del 2016, alle porte delle nuove elezioni della città, provocando morti e feriti, politicamente parlando. Alcuni dei parlamentari sono ancora indagati per questo.

La cosa ha fatto scalpore non solo perché gli attivisti del Movimento si autodefiniscono essere onesti, ma anche perchè ancora una volta l'accanimento dei giornali è stato terribile. Questi infatti non hanno mai e poi mai dato la stessa importanza alle firme false nelle elezioni del Veronese, nel 2014, in cui sono stati CONDANNATI consigliere comunali ed ex assessori provinciali del PD, di NCD, della Lega e di Forza Italia. Addirittura alcuni esponenti del PD hanno voluto lanciare la "Grillopoli", senza commentare nulla sulle questioni di casa propria.
Una risposta dei giornali a questo ragionamento è stato: "Eh ma i grillini dicono di essere onesti".
Certo, è vero, ma chi potrebbe mai pensare che tra migliaia di attivisti del Movimento siano tutti disonesti perché lo sono stati uno sparuto gruppo. Grillo e Casaleggio non hanno mica il controllo su tutti gli attivisti d'Italia e sarebbe stupido pensarlo. Anzi i parlamentari del M5S coinvolti nell'indagine delle firme false di Palermo sono stati subito sospesi.
Bisognerebbe chiedersi se sia stato fatto lo stesso con i condannati degli altri partiti nel Veronese. Ovviamente sono ancora tutti lì.

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